Massaggi per la schiena
 
Si sarà capito come molte delle pratiche proposte siano delle vere e proprie automanipolazioni. Un metodo per massaggiarsi.
Qui sotto illustriamo un importante massaggio per la schiena.
Partendo dalla posizione 1, tenere le ginocchia attaccate il più possibile al petto e la testa reclinata in avanti. Utilizzare il dorso, nella posizione che si andrà ad assumere, come semibotte.
Le oscillazioni sulla schiena, a semicerchio, avranno come punto di contatto col terreno la zona della colonna vertebrale. Le oscillazioni vanno eseguite il più completamente possibile cioè andando in dietro fin sentendo appoggiare al pavimento la zona cervicale, per poi come conseguenza dell’oscillazione, ritrovarsi per un istante quasi nella posizione 1. Oscillando, continuare ad andare indietro verso la zona cervicale.
E poi... via, avanti, indietro, nel modo più fluido possibile. Rullare.
Come si è più volte rimarcato, non contrarsi assolutamente, restare il più rilassati possibile e usare il meno possibile la forza muscolare, lasciarsi cullare dal movimento delle oscillazioni (rullate).
 
 
   
  La posizione 1 è anche importante come applicazione per allentare le tensioni. Si assume la posizione e ci si stringe il più possibile tra le braccia le ginocchia, mettendo le cosce a stretto contatto con il petto, piegando in avanti la testa e sentendo anche i polpacci a contatto con le cosce. Ci si deve fare il più piccoli possibile, la maggior parte di superficie del corpo deve essere a contato con altra parte del proprio corpo.
Si resta stretti dentro di noi per qualche istante, come un ovetto, poi si allenta la presa, ci si rilassa un attimo e di nuovo si torna a stringersi il più possibile.
Respirazioni: quando ci si stringe, con una contrazione che deve essere graduale, espirare gradatamente l’aria fino a svuotare i polmoni e far cadere la testa in avanti. Quando si lascia gradatamente la presa, inspirare e risollevare la testa, rilasciando tutti i muscoli del corpo. Rilassarsi, fare qualche respirazione come si preferisce e poi riprendere l’esercizio. Si può variare l’intensità della stretta, in base a come ci si sente, si consiglia comunque di provarne sempre alcune con una stretta molto intensa, si consiglia di far seguire all’inspirazione una espirazione dalla bocca in fase di scarico tensio-muscolare.
 
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