POSIZIONI

Le posizioni fondamentali sono tre:
in piedi, seduti, sdraiati.
Le posizioni qui riportate vanno assunte con completa
naturalezza.
Possono essere assunte completamente dimentichi di sé.
Oppure con una propria condizione di “sentirsi in forma”.
Alternare i due approcci è la cosa migliore.
Si consiglia di tenere gli occhi chiusi.

In piedi: è perfetta “la Posizione del Cavaliere”.
Le gambe devo essere divaricate in modo che i piedi siano
alla stessa distanza all’incirca delle spalle, come vi sentite
comodi. Le ginocchia leggermente piegate, le piante dei piedi
parallele. Il bacino completamente abbandonato, leggermente
in avanti, in modo che la colonna vada dritta dalla prima
all’ultima vertebra. La testa come se un filo dal centro della
parte superiore del cranio la tenesse attaccata col soffitto o
col cielo. Lo sguardo all’orizzonte. Da farsi completamente
rilassati, senza fare sforzi muscolari di postura per modificare
la posizione della schiena. Attenzione a non contrarre i glutei.
Sentire bene la testa appoggiata sul collo, con quel filo, che la
tiene dal mezzo del cranio, su, attaccata al soffitto.
Il peso distribuito maggiormente nella parte posteriore dei
piedi, dalla metà ai talloni.
Si andrà automaticamente ad assumere una postura come se
si fosse “seduti sull’aria”. Le spalle completamente rilassate e
le braccia a penzoloni leggermente in avanti o lungo i fianchi.
Ottima la 1°, 2°,3° respirazione.



Seduti: Le gambe incrociate “nel Loto”. L’importante è tenere
le ginocchia alla stessa altezza. Molti credono che tirando su
i piedi e portando le ginocchia quasi a terra sia fatto molto
bene, in realtà, se non si è più che abituati, spesso si possono
danneggiare le ginocchia.
Le braccia appoggiano sulle cosce con i palmi verso il basso o
verso l’alto, come preferite.
La schiena è dritta ma senza irrigidirsi. Sempre attenzione a
non contrarre minimamente il bacino, anzi farlo “sprofondare”
a terra: la parte bassa della colonna è rilassata, il bacino è
rilassato. Nessun muscolo deve essere contratto, tanto meno
i dorsali bassi che, agendo sulla colonna, farebbero assumere
una posizione più alta.
Si può mettere un cuscino sotto al sedere in modo da rialzarsi
un po’ dal piano di appoggio dei piedi.



Seduti: Con le piante dei piedi una contro l’altra e le mani che
“tengono” le caviglie.


Sdraiati: Distesi a pancia in su.
Le gambe distese leggermente aperte, le braccia lungo il
corpo, palmi a terra, spalle completamente rilassate (vanno
posizionate con una tendenza verso i piedi, ma poi lasciate
rilassate, non certo tenute giù con tensione).
Ottima la 1°respirazione.


Sdraiati: La schiena a terra e le piante dei piedi a terra con
le ginocchia piegate (la distanza dei piedi è circa quella delle
spalle).
Le braccia lungo il corpo o anche leggermente distanti e i
palmi a terra leggermente ruotati verso l’interno. Bisogna
trovare la giusta equilibratura, il giusto bilanciamento tra
l’apertura delle gambe e la posizione dei piedi a terra. Questo
perché bisogna evitare anche il minimo sforzo muscolare nel
tenere questa posizione.
Si deve giungere a una posizione in cui le gambe stanno
aperte con le piante dei piedi a terra (come in figura) e non
tendono a cadere né esternamente né internamente, il tutto
senza minimamente forza muscolare.
Ottima la 2°respirazione.


Nelle posizioni le mani si possono tenere sulla pancia, sul
basso ventre, alla stessa altezza, lasciando però le braccia e le
spalle completamente rilassate.

- Ritornare alla posizione eretta sempre con molta calma
(altrimenti possibili capogiri).
 
   
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