FORSE NON TUTTI SANNO che:

Se vi rubano la macchina e la ritrovano non vi fanno quasi
mai (soprattutto se guadagnate poco… e spesso si vede dalla
macchina, o se non siete un pezzo grosso, “di cosa poi non si
sa…”, “di m… il più delle volte”) il dissequestro automatico,
cioè voi che ne siete i proprietari ne rientrate in possesso.
Magari addirittura avvisandovi per dirvi dove si trova il vostro
automezzo. Ma anche se siete presenti sul posto, questi,
scrivono, scrivono il loro verbalino e chiamano il carro attrezzi
convenzionato che ve la porta via. Per quale motivo?
Poi voi andate all’officina convenzionata dove vi hanno
portato la macchina, pagate ottantamila lire e ve la ridanno.
Verrebbe spontaneo porsi alcune domande…
… e inoltre… in molti casi all’automezzo vengono sostituiti
dei pezzi: cambio delle gomme con gomme più usurate
o diminuzione drastica del livello di benzina; oppure, se
all’interno dell’abitacolo tenevate qualcosa di interessante,
non lo troverete più, in molti casi. Chi ci guadagna?

Da più di vent’anni la rete ferroviaria italiana è gestita con
l’ausilio dell’elettronica.
Le stazioni hanno un tabellone computerizzato dove si può
sapere dove si trovano i treni, il punto esatto in cui stanno
attraversando la loro tratta, a quale velocità viaggiano, e di
conseguenza si regolano gli scambi, si impostano le velocità in
presenza di curve o stazioni, oppure, in situazioni “anomale”
si può arrivare a fermare il treno. Ora la domanda è… alla
luce di questo, di un perfetto controllo della situazione, dalla
stazione di controllo treni, come sono possibili gli incidenti
ferroviari? Ricordate? Era l’anno 2002 estate o giù di lì, ne
segnalavano uno al giorno e quasi tutti con morti e feriti.
Come mai?

Nell’anno 2003 per parecchi mesi, quotidianamente, a tutte le
ore, apparivano: notizie, special, copertine e quant’altro in tv,
radio e sui giornali su casi di: bottiglie di plastica contenenti
acqua, sabotate da iniezioni di sostanze tossiche.
I casi reali, accertati, di sabotaggio nell’anno 2003 sono stati
in tutt’Italia: Uno (fonti del Ministero dell’Interno).

Radar di terra, servono per controllare gli spostamenti a
terra. Ad esempio in un aeroporto, decollano e atterrano
aerei, ma non solo, sulle piste c’è sempre un gran traffico di
movimento di mezzi vari, aerei che si vanno a parcheggiare,
pulmini, mezzi di soccorso, personale vario che si sposta da
una pista all’altra con i propri mezzi. Ora sembra normale ed
essenziale la presenza e l’utilizzo costante di un sistema che
tenga sotto controllo tutto questo traffico, per organizzarlo
seguendo norme di sicurezza per evitare incidenti. Un radar
di terra appunto, del quale però pochi aeroporti sono dotati
e/o lo tengono operativo, aeroporti pure internazionali, vedi
l’aeroporto internazionale italiano di Linate dove il non utilizzo
(forse la non presenza), ha causato diversi morti. Commenti?

A proposito di “valori limite” e dintorni…
Quando viene rilasciata la “bandiera blu” ai mari significa che
non c’è inquinamento. Questo è quello che sanno tutti, ogni
estate ci viene ricordato da tv, radio, telegiornali, magazine,
associazioni, C.N.R. Quello però che non dicono è che queste
rilevazioni fanno riferimento a una legge che non tiene conto
né della presenza di idrocarburi né di quella di metalli pesanti
presenti nell’acqua. Vuol dire che se sto facendo il bagno nel
gasolio, nella benzina, nel mercurio o anche nelle radiazioni,
va tutto benissimo. Bandiera blu.
Le zone di rilevamento: Sardegna, Sicilia, Croazia.
Una volta si diceva: fatta la legge trovato l’inganno. Oggi sono
più solerti, fanno entrambe le cose assieme.

Quale è stata la linea difensiva dei Nazisti al processo di
Norimberga? “Eseguivamo gli ordini”.
A ogni domanda su quel che avevano fatto che gli veniva
posta, la risposta fu: “Eseguivamo gli ordini”.

L’AIDS…
Tra le più grandi forze, forse la più grande, propulsiva,
generatrice che influenza l’individuo umano, vi è la forza
sessuale.
Forse la più grande e potente forza intima, essendo anche più
o meno consapevolmente, la stessa forza che ci fa “duplicare”,
che può far progredire la nostra specie.
I costumi e le abitudini. I tempi. I modi e metodi sessuali,
e ciò che ne scaturisce, regolano molto intimamente e
in profondità, l’uomo. Il suo inserimento nella società,
dettandogli una visione di se stesso (quindi anche di ciò che
vuole e desidera), e determinando di conseguenza in grande
parte quale “mattoncino” nella costruzione della società egli
sarà.
Società che più è “imbragata” e più è facilmente gestibile.
Dargli quindi dei punti di riferimento sessuali e farglieli
mantenere è come abbiamo detto un grosso colpo se ne
vogliamo il più possibile il controllo. Specie se poi ci vengono
inseriti concetti come l’amore (e non l’Amore, questo è sacro
e singolare per ognuno di Noi)… e ci mancherebbe.
Ma occhio perché stanno tentando di gestire pure questo con
i sistemi più o meno soliti.
Beh, questo per spigare come l’AIDS non sia stato un
complotto sfuggito, per colpire nel terzo e quarto mondo o i
drogati o gli omosessuali, come ancor oggi crede molta gente,
ma sia stato un regalino per tutti. Esso detta le condizioni
sociali. Le tiene ben arginate.
Figuriamoci con le rivoluzioni sessuali degli Anni Sessanta (e
contemporaneamente l’avvento degli antibiotici per guarire
da eventuali infezioni contratte sessualmente), l’(a, A)-more
libero o, anche fosse, il sesso libero, la forza motrice sessuale
avrebbe sicuramente fatto giostrare diversamente e più
liberamente la società, dandogli degli schemi di sviluppo e di
scelta che mai nella storia si erano proposti, complici come
abbiamo detto la rivoluzione sessuale e un degno supporto
medico, di conseguenza si sarebbero dettati degli schemi di
libertà sicuramente meno gestibili di quelli di oggi e ciò a
molti non andava. W l’Amore.

- Arriva dalle scimmie, perché è stato usato quell’animale
come agente veicolare, agente di incubazione e trasporto dal
contenuto di una siringa, alle scimmie (anche solo per i test),
agli uomini.
Usare subito degli uomini sarebbe stato meno deviante, poco
dispersivo, per i più, e inoltre le favole su l’accoppiamento
tra gli indigeni e le scimmie ci danno quell’alone di razza
superiore che non guasta.
Anche se è… anche possibile…
… molto più probabilmente… credimi, che si siano stati
contagiati sia le scimmie che gli uomini. Sia per crearsi
un’inattaccabile (quasi), bella via di fuga con la teoria che
deriva dalle scimmie… è già… povere scimmie…
Sia per esperimenti di comparazione genomica e quindi la
conseguente creazione di bio-banche-dati contenenti i singoli
codici della vita di ogni essere (diciamo una cosa interessante
da avere e da studiare. La quale ad alti livelli può portare
ad altri “interessanti “ sviluppi…). Ad esempio: ognuno
emette del sudore, e ognuno l’ha diverso da un altro; questa
particolare composizione chimica è scritta in una parte
del suo codice genetico, avendo quella formula chimica e
facendola diventare stringa (codice di lettere e numeri), si può
inserirlo in microchip per il riconoscimento di quell’individuo,
e contemporaneamente o successivamente si può, nei più
svariati modi, da una microiniezione o da una irradiazione,
far capitare di tutto a quell’essere.

Di solito poi si cercano i precedenti…

Poi abbiamo anche dei precedenti storici, grossi come un
castello, non solo una casa.
Nella storia della medicina è da più di cento anni che si segue
la strada…
Alla fine dell’Ottocento, se vi capita di consultare qualche
trattato medico dell’epoca è facile trovare che, ad esempio
quando si studiava se le infezioni fossero contagiose, si
prendeva il soggetto infetto, poi si prendevano dei poveracci,
gli si dava da mangiare o qualche contentino. A volte bastava
fargli balenare l’idea di un pasto caldo e di un luogo al coperto
per riposare, e si facevano contagiare dalla stessa infezione del
soggetto in esame. A volte l’infezione gli veniva iniettata, a
volte sulle infezioni esterne, bastava mettere a contatto la parte
del soggetto malato, o il pus che fuoriusciva dell’infezione, con
una parte del soggetto sano da sperimentazione, aspettare un
po’, e dopo qualche tempo le stesse pustole infette che aveva
il malato che spesso nel frattempo era deceduto con febbre
alta, spasmi, deliri, comparivano nei soggetti su cui si era fatto
l’esperimento, i quali dopo poco morivano nello stesso modo
del paziente precedente.
In moltissimi casi i “fattori di sperimentazione” erano su
bambini provenienti dagli orfanotrofi.
In Italia si contano a migliaia i morti in quell’epoca per queste
sperimentazioni.


Capito… Menti dell’epoca Sistemi dell’epoca.
Menti di ieri sistemi di ieri, che ci trasciniamo anche oggi
però, e…
… Menti di Oggi Sistemi di oggi
(solo un più sottili; forse…).

Attualmente, cioè da quei tempi a oggi, non esiste in Italia
nessuna legge sulla sperimentazione su esseri umani, vuol
dire che ti possono fare ciò che vogliono, o ti fanno ciò
che vogliono e non te lo dicono neanche. No, non è che ti
chiedono se vuoi o no, comunque decidono loro, in base alle
loro carriere o a cosa gli serve, cosa fare del pezzo di carne da
potenziali esperimenti che si trovano davanti, il tutto tutelati
dalla legge.
E spesso quando ti fanno qualcosa non te lo dicono, perché
tanto non capirebbe… perché lo turberebbe… perché sto
testando delle combinazioni di farmaci nuove… perché…
perché… perché… sto facendo degli esperimenti... e magari
tra poco dopo un giro in barca a vela, su cui parlare e ridere
dei soggetti da esperimento, o semplicemente camminando
con le nuove costose scarpette da barca, comprate con i soldi
degli esseri su cui sperimenti o da chi ti fornisce i pastigliaggi
da somministrare o le iniezioni o varie… o da chi ti dice di
fare così… che così guadagnerai, e Lui a sua volta…
D’altronde uno dei più grandi serial killer italiani insegna…
ed hanno imparato bene… non ti preoccupare, o forse
preoccupati…(va beh che con tutti i tesori accumulati per
un po’ sei a posto). E poi magari tra poco ti candidi per le
elezioni, come capolista della serial killer list, tanto non si
ricordano… così ti rieleggono… e via… a insegnare… ma
hanno imparato bene… ... basta stare un poco accorti, e
guardarsi in giro, guardare il giro delle poltrone e cosa gli resta
in tasca ogni volta.
 
   
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