Tribù e varie



Sono interessanti e sintomatici gli atteggiamenti di un
dirigente Elf (multinazionale petroli, ed altro), il quale
dichiara pubblicamente, con sorrisi, armonia, pace e in tutta
tranquillità che Loro, le guerre civili in Africa decidono dove
e quando farle accadere.
Basta organizzarsi e giocare con il business del petrolio sul
governo di turno, decidendo quindi: quando e da chi comprare
l’oro nero. In questo modo, giocando con i pagamenti, si
finanzia per più o meno tempo un tipo di governo, oppure
non lo si “appoggia” (finanziandolo) e si fa salire al governo
la sua “opposizione”. Oppure si compra-vende con altri stati,
magari confinanti, il tutto chiaramente per poter generare
maggiori guadagni e interessi per la propria multinazionale e
le sue connivenze. Lavorando per il presente e pianificando il
futuro.
Vendendo il petrolio che si estrae dal proprio sottosuolo, si
guadagna e ciò serve alla campagna politica del governo. Serve
a far “apparire” di creare lavoro (per far credere di creare
occupazione per vivere. Sviluppo. Non che stanno rendendo
il popolo e la sua terra schiavi. superSottosviluppo). Serve
a comprare armi e ad armare. Serve ad agire sui sistemi di
informazione.

Determinando chi deterrà il potere (anche fino a quando) e
agendo sull’ignoranza della gente, sia di quei posti che del resto
del mondo, si Amplifica di lotte tribali o guerre di religione,
innescando nell’ignoranza della gente delle “componenti a
catena” che sfociano in conseguenti guerre civili “tutelate”,
“assurde” rivolte etniche bagnate nel sangue.
Le guerre civili… cioè villaggi distrutti, gente torturata,
bambini orfani e poveri destinati a perpetuare la specie
dell’odio e dell’ignoranza dettata da chi su questo ci guadagna
(e questo soprattutto per gli occidentali e il resto del mondo)
e la logica conseguenza, la creazione di guerre intestine, quasi
eterne, in modo da riuscire a sfruttare bene e al meglio, in
modo da renderli ricattabili appena possibile, appena se ne ha
l’esigenza, per una qualsiasi questione internazionale o solo
per guadagnarci. E avere pure l’avallo di parte dell’opinione
pubblica, che sente di negri che si ammazzano di una tribù
contro un’altra. Poveri lontani incivili ignoranti.
Beh, la bella persona di cui dicevamo all’inizio (della quale
non abbiamo una bella foto, ma chi la vuole può facilmente
recuperarla, ma poi la maggior parte quasi la totalità di questi
servi schifosi sono uguali).
Beh, questa sottospecie di ominide ricco, diceva tranquillamente
che a lui importava vendere bene il suo petrolio (poi delle guerre
chi se ne frega) e lo lasciava intendere in modo chiarissimo,
d’altronde “lui era bravo nel suo lavoro, se comprava a un
buon prezzo il petrolio e poi lo rivendeva. Più ci guadagnava
più era bravo”; queste parole diceva.
Trasmesso sulla tv italiana di notte tra il due e il tredici gennaio
2004.

Bambini al lavoro dalle ore 17:30 alle ore 2:00 di notte, dai tre
anni e mezzo in su. Siamo alla periferia di Firenze, notizia alla
tv italiana, ore 24:00 circa. Primi mesi 2004.
Ai mille telegiornali nemmeno una parola di questo, in
compenso: previsioni del tempo (guardo dalla mia finestra by
Frate Indovino), indici di borsa (l’assurdo monopoli, ops...
Mondopoli), sport di miliardari (lo sport è un’altra cosa…),
casa del grande fratello (a parte che sono vecchi EXPeriment,
e anche pesanti, tipo… fuori esplode un’atomica e tu insieme
ad altri sei nel bunker (la casa) e devi convivere, più fare delle
cose e risolvere dei problemi (le prove). È chiaro che non sai che
è una balla, ma mediante chiamiamole “situazioni” tutti quelli
dentro sono convinti di quella realtà, la loro Realtà è quella e
stanno tutti assieme li dentro… Tutto ripreso da telecamere
per studiare i comportamenti e il grado di stress, bello vero…
comunque omissis o non esiste che poi è simile… ma in ogni
caso del grande fratello al tg chi se ne frega), programmi della
stessa rete per la serata (poi se ho voglia guardo).

Nel 2003 almeno sei generali israeliani si sono ammutinati non
facendo eseguire l’ordine di bombardare le case dei palestinesi.
La notizia, grandiosa, a volte c’è il cervello, su pochi giornali
come trafiletto, ai telegiornali niente.

2004 Alcuni elicotteristi italiani ammutinati.
Non si sentivano sicuri a volare.
Se non lo valuta chi lo deve fare, chi deve valutare?
- Chi sta seduto dietro la scrivania o davanti alla telecamera? (a
lodare o a piangere a seconda dell’opportunità…).
- Poi probabilmente dipende, da cosa sente, o gli fanno sentire,
chi deve fare l’operazione, e dal gonfiore del suo portafoglio e
come conseguenza, di quello di altri…
- A quanto reputa importante l’operazione, magari con finalità
benevole (quasi sempre, mera illusione o anzi, propaganda).

Primi giorni di primavera… sono le giornate del FAI (Fondo
per l’Ambiente Italiano) e si presentano anche le bellissime
dieci Proposte per l’Ambiente Italiano.

“Così a poco a poco non solo i monumenti ma le stesse rovine
se ne vanno. Così si perdono testimonianze ingenti della
grandezza dei padri e voi, tanta migliaia di forti, voi taceste
(...) non dico come servi ma come pecore, e lasciaste che si
facesse strazio delle membra della Madre comune.”
(da una lettera di Francesco Petrarca a Cola di Rienzo)

Le 10 Proposte per l’Ambiente Italiano

1. Riconoscere il valore dell’eredità culturale. Riconoscere
il valore della nostra eredità culturale per ritrovare le radici
della nostra identità nazionale. E costruire un futuro all’altezza
del nostro passato.
2. Opporsi alla tirannia di un presente smemorato.
Opporsi alla superficialità di un presente smemorato che
aggredisce il paesaggio e devasta il territorio. Perché nessuno
è più colpevole di chi assiste indifferente agli efferati tentativi
di cancellare la nostra storia.
3. Agire e progettare con responsabilità e rispetto.
Riscoprire quell’armonia millenaria tra uomo e territorio che
ha modellato l’Italia fino alla metà del ‘900. Per riprendere
a progettare con responsabilità e rispetto nell’inevitabile
trasformazione dell’ambiente legata all’agire umano.
4. Individuare e rispettare nuove regole. Trarre
insegnamenti proficui anche dalle ferite più gravi che hanno
sfigurato il nostro paesaggio. Individuare nuove regole per
uno sviluppo fondato sulla continuità tra passato e presente e
assicurarne il rispetto tramite il rafforzamento delle strutture
pubbliche di tutela e in particolare delle soprintendenze.
5. Difendere la nostra identità. Proteggere le nostre identità
ambientali, culturali e storiche dall’aggressione di modelli
estranei, globalizzanti e mercantili che annullano le differenze
e spersonalizzano ambienti, usi e costumi.
6. Integrare il passato con il presente per il futuro.
Concepire un’idea moderna di integrazione tra passato e
presente, per costruire una modernità ove il dialogo con nuove
culture e nuove genti si coniughi con la nostra tradizione;
integrandola e dunque perfezionandola.
7. Promuovere la partecipazione. Individuare nella diretta
partecipazione di ciascun italiano alla tutela del nostro ambiente
storico e naturale lo strumento prioritario per realizzare uno
sviluppo compatibile con i valori della conservazione.
8. Imparare a conoscere il nostro patrimonio. Battersi
affinché l’educazione alla conoscenza del nostro patrimonio
artistico, storico e naturale diventi un diritto di tutti e un
dovere imprescindibile dello Stato, a partire dall’istruzione
scolastica di ogni ordine e grado.
9. Educare attraverso l’esperienza diretta. Considerare
l’esperienza personale di ciascuno con la natura e con le
migliori opere dell’uomo il veicolo essenziale per l’educazione
al gusto, all’armonia, al riconoscimento della bellezza. Solo un
più consapevole e abituale rapporto con esempi positivi può
condurre spontaneamente verso un corretto comportamento
e favorire felicità e benessere fisico e spirituale.
10. Conservare, vivere, integrare. Affermare che la nostra
eredità culturale non deve essere passivamente conservata,
ma vissuta con il coraggio di usarla, perfezionarla e integrarla
con le necessità del presente. Solo così sarà percepita come
parte essenziale della nostra storia e quindi amata e difesa,
come imprescindibile parte di noi stessi.

- anche se non compilo (chiedono di aderire via internet), come non essere
d’accordo. Sono davvero 10 belle proposte. Davvero belle.


Poi arriva questo: panorama:



Oltre la nuvola di smog…va beh, dai si sa, è come una nuvola
d’oro, ma Nera, un po’ tossica, ma sempre oro… respira…
respira…anche quella che non si vede, trasparente, più
moderna…, attacca bene in gola…, nel naso, nei polmoni,…
nella testa.

C’è chi quarant’anni fa….
- La nuvola di Smog, “Italo Calvino”, 1963.

Ma Noi dopo quarant’anni, non un giorno, cosa troviamo?, la
respira respira e un bel paletto.

Il bel pilone per “telecomunicazione”… che…
Turba un po’ l’immagine.
Turba un po’ il panorama.
Turba un po’ la natura.

Turba un po’ il\la…e non solo.
Turba un po’ il riposo… sembra che molti, sentano spesso
soprattutto la notte, quando l’inquinamento acustico abituale
è minore, sentano… ininterrottamente, dei fischi strani. Come
uscendo da un concerto, ma non vanno tutti i giorni a un
concerto… eppure, mi metto a letto la notte… e… ffiiiiiiiii.
Sono le frequenze.
Una volta erano solo quelle delle trasmissioni tv sui 16000hz
all’inizio, ma poi hanno studiato meglio… e indovinate un
po’, fanno tutte parte degli studi militari sulle nuove armi. Ora
spiego… in realtà sono quelle nuove, già vecchie… sono già
più che applicate. Ora spiego.
Turbando il riposo, la “soglia di riposo”, cioè la situazione
metabolica di base, si lavora sulla “soglia di attenzione” creando
delle disfunzioni, volute, che devono diventare croniche.
Ma non si sono fermati lì… il che è già gravissimo, basta
vedere quanti bambini, e non solo, hanno problemi nel
prestare attenzione e come si sia modificata in peggio la
risposta d’apprendimento (si considerano i bambini perché
sono quelli da più tempo esposti a queste irradiazioni).
“Turbare il riposo” e agire con i vari metodi sulla “soglia d’attenzione”
è tra i primi passi se vogliamo…
E anche se non percepiamo il
fischio, la frequenza genera attivazioni cerebrali anomale…
anomale… Ben studiate e insabbiate, smembrate, rese
argomento di discussione… di bla, bla, bla.

Ma…
… sapete chi è il primo sponsor Fai?

Una nota compagnia di telefonia.

- In aggiunta alla foto, viene specificato che nel raggio di
trecento metri ce ne sono tre di piloni così… e pare che
ovunque ormai ne sia pieno (complice il denaro, i soldi che ti
danno per farti mettere sulla tua casa una di queste antenne).
Se non fosse fantascienza, verrebbe quasi da pensare al film
ESSI VIVONO di J. Carpenter.
Sapendo poi che trenta minuti di comunicazioni al cellulare
agiscono sulle onde alfa del cervello (frequenze cerebrali)
come un’ora di IPNOSI… più che testato.
Alcuni nascondono, altri confondono, ecc, ecc…
Magari sarà come per la nocività della plastica o dello smog:
l’oro nero inquina, non inquina… (“è business”, chi se ne
frega!?), fa stare male… no, non fa venire il cancro, sì potrebbe,
sì ma… no ma… boh.
Alcuni nascondono, altri confondono, ecc, ecc…
E poi qui magari non si muore… (dipende). Si diventa soltanto
più deficienti.
Beh, comunque una volta fatta presente ai responsabili del
Fai (nessuna risposta di ringraziamento pare sia pervenuta al
mittente dell’avviso, questo è quello che ci dice).
Cosa succede?
Succede che dalla pagina principale del sito del Fai, cambiano
il trafiletto dove ringraziavano come grande sponsor la nota
compagnia di telefonia.
In modo che diviene molto più difficile, quasi impossibile
“ai più” fare delle ricerche, dei collegamenti, e magari capire
perché “ai meno” non le fanno né le hanno mai fatte.
Ciao Belli.


N.B. “Nel nostro corpo sono presenti tantissime cellule,
ognuna delle quali è caratterizzata da una ‘frequenza di
eccitazione’, quindi vi sono cellule che si eccitano solo con una
frequenza di omissis Hz, altre con una frequenza di omissis
Hz, altre ancora con una frequenza di omissis Hz, ecc.
In pratica, le cellule presenti nel nostro corpo si possono tutte
eccitare solo se disponiamo di ‘generatore’, in grado di coprire
la totale gamma di frequenze che va dai… ai… Hz.”
“… controllando con omissis l’ampiezza degli impulsi e le
forme d’onda (non utilizzate il tester perché non riesce a
misurare il veloce impulso generato), ne rileverete subito
la differenza e leggendo ora come bisogna trattare i punti
interessati, vi renderete conto che…”
“… voi stessi vi siete autosuggestionati a tal punto, da imporre
al vostro cervello di non ricordare e quest’ultimo quindi si
comporta secondo la vostra volontà. L’occhio allorché vede
questi segni (cioè le parole, in questo caso), li trasmette al
cervello, che immediatamente va nei propri archivi e li ricerca;
una volta trovati, li passa all’archivio preposto alla definizione
dei significati, poi a un altro archivio utile per comandare alla
bocca di emettere suoni. Parallelamente in un altro archivio
viene memorizzato come si dovranno scrivere questi suoni se
ascoltati attraverso l’udito...”
Data: omissis.


Potrebbe mancarci però un ingrediente, qualcosa da ingerire,
che … diciamo… Aiuti. Catalizzatore.
Fin da bambini tutti sanno che… e sui libri vi trovate scritto
di lavarvi sempre i… che bisogna lavarsi i denti… e… il
dentifricio per pulire bene cosa deve contenere? Risposta?
Il…
Il fluoro. Bravi, era facile però. Non tutti sanno qualche
retroscena…
La sostanza fluoro, il fluoro, diluito nell’acqua era dato
abitualmente alle truppe Americane in Vietnam, nel rancio
diluito in acqua. Perché?
Per tenergli lontano la carie e la placca. Anche, può darsi.
Ma il fluoro è una sostanza che agisce sulle aree del cervello
che riguardano la Volontà. Ogni ordine qualsiasi sia deve
incontrare l’ubbidienza totale, questa è principalmente la
tematica che importava a chi dava gli ordini, ed è anche il
motto di alcuni eserciti. Ubbidire in silenzio. Si vede che si
lavano troppo i denti… o che bevono abitualmente liquidi
al fluoro o simili, la tecnologia farmaceutica ha fatto balzi in
avanti in quei campi dal Vietnam a oggi.
Roba da bere al fluoro ne ho provata per caso, una bibita in
vendita nei supermarket d’Europa e mentre lo bevi sembra
subito che ti vada alla testa, rinfresca la bocca ma ti da un
senso di nausea, così una piccola digressione.
Torniamo a noi, il Fluoro. Le quantità per l’assimilazione.
Posso assumerne in dosi elevate anche se nei libri per dottori
risulta tossico. Posso avere dei problemi di tossicità (quello
che abbiamo spiegato sopra, del Vietnam, forse rientra nelle
tossicità, mah...). Oppure, il fluoro lo posso assimilare a poco a
poco tutti i giorni, così il mio organismo ne assorbe la quantità
minima giusta e la sostanza fluoro diventa parte integrante
della mia alimentazione senza che io me ne accorga. Per il
lavoro che dovrebbe fare e che ci propinano, cioè fissarsi sui
denti, per proteggerli, pare ci voglia il fluoro ionico, cioè gli
ioni di fluoro mediante delle apparecchiature che ha il dentista,
vengono staccati dalla sostanza fluoro e fatti fissare sulla
parete dei denti, ma qui stiamo parlando di fissaggio ionico,
e quindi di ioni di fluoro, non di sostanza fluoro che è quella
presente nella nostra dieta fin da bambini.
 
   
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