Nel 1964
Avete presente la tecnologia…
Viene mandato in orbita il primo satellite con un sistema
semplice ottico-terrestre, un cannocchiale per vedere da su là
la terra. CON UNA CAPACITÀ DI INGRANDIMENTO
TALE DA DISTINGUERE NETTAMENTE E CON
ASSOLUTA PRECISIONE, nel senso da riuscire a leggere la
marca di un pacchetto di sigarette. Avete presente l’incremento
tecnologico che c’è stato negli ultimi quarant’anni… (un
incremento elevatissimo, diciamo esponenziale?, o quasi).
Sapete quanti satelliti artificiali ci sono sopra di noi… Beh
non lo sa neanche chi sta a terra, che li manda su… Ora non
mi diventate tutti paranoici… please…
Tutti sanno che un visore a incremento di luce, o agli infrarossi
cioè che visualizza la dispersione di calore e il calore… e quindi
le sagome, pure a volte ciò che stanno facendo, o una cuffia
“orecchio bionico” (che mi fa sentire a enorme distanza)
con puntamento più o meno direzionale (usata anche già
da tempo dagli ornitologi), o un telefonino che filma e invia
filmati o foto ad enorme distanza a pc… più o meno da un
punto all’altro della terra… SONO REPERIBILI QUASI IN
OGNI GRANDE MAGAZZINO… Ora mettiamo assieme,
assembliamo, il telescopio di quarant’anni fa e gli oggettini
che dopo il loro sviluppo oggi si trovano in commercio…
Ora non mi diventate paranoici… please… solo un po’…
Va beh… Questa digressione per dire che certa tecnologia
potrebbe essere impiegata ad esempio, non so… per
prevenire gli incendi, utilizzandola per stanare chi li appicca e
non le coppie appartate o i gruppi di amici che passano una
serata (questa tecnologia dalle nostre parti dovrebbe averla
l’antiterrorismo e simili)… ce l’ha… ce l’ha…
Avete presente cosa vuol dire un BOSCO CHE BRUCIA:
che danno, che crimine… È… piante, terra, animali bruciati
vivi. Ah, al tg hanno detto che da quest’anno (estate 2003):
in Italia l’antimafia seguirà la questione degli incendi boschivi…
ERA GIÀ DA ANNI CHE SI OCCUPAVANO ANCHE DI
QUESTO. Anzi è stata approvata anche una legge diversi anni
fa che doveva rendere non edificabili le aree bruciate. Questa
legge è stata applicata tra l’8% e il 18% dei casi.

Avete presente la tecnologia…
Già da qualche tempo, qualche decennio, esistono delle
apparecchiature che permettono di seguire qualsiasi segnale
via etere o via cavo, con la possibilità di captare dove si sia
generato il segnale e di ricostruirne l’ esatto contenuto.
L’interessante è che ciò può avvenire per apparecchiature che
trasmettono sia via etere sia via cavo.
Inoltre posso a distanza, venire in possesso del contenuto
anche di “computer ermetici”, mediante strumenti che
monitorizzano e registrano le oscillazioni degli elettroni, le
variazioni di frequenza e le microtemperature che avvengono
all’interno del computer da cui prendere le informazioni
e vengono ricostruite a distanza in un altro computer. I
computer ermetici sono apparecchiature non collegate a
reti. Un computer con nessuna emissione di dati all’esterno,
detto appunto ermetico. Una unità ermetica è senza output,
input solo da tastiera, nessun floppy o cd-rom. Alcuni Sono
cabine usate in passato per “prototopizzare” i programmi,
per testare i programmi per gli utensili a controllo numerico,
frese, torni, ecc.

Avete presente la tecnologia…
La pasta con le cozze è molto buona però pulirle è abbastanza
faticoso, allora cosa ci siamo inventati? Metti le cozze a bagno
nell’acqua, chiudi il coperchio e attivi il dispositivo a ultrasuoni
che crea nell’acqua un susseguirsi di microonde. Queste vanno
a intaccare i piccoli spazi tra le molecole addensate sul guscio
che formano appunto le incrostazioni, sgretolandole. Quando
il lavaggio è finito, ho le cozze non più incrostate e sul fondo
della vasca della sabbia, le incrostazioni sgretolate. Nell’Italia
del nord alcuni pescivendoli questa attrezzatura ce l’hanno già
da parecchi anni. Rendendo molto agevole la pulizia di cozze
e vongole.
Leggendo dall’inizio il capitolo, e avendo già letto il libro fino
alla fine, viene da pensare un attimo…
Se come tutti sanno nelle guerre di oggi è l’economia a dettare
il vincitore, sappiamo tutti come per esempio un tempo le
mine antiuomo erano fatte per uccidere, mentre attualmente
sono fatte per mutilare. Questo fa parte di “normali strategie
di marketing” nel senso che per un esercito o uno stato è molto
più pesante occuparsi di feriti che avere un uomo morto…
Se dei ristagni di capitale sono realmente stati il motivo per cui
si è combattuta la prima guerra mondiale, e parecchie analisi
lo confermano…
Se la tabella dei guadagni esplicativa di una “guerra famosa”,
e tutto l’annesso e connesso con la prima parte di “Tribù e
varie” e “Cosa c’è dietro a”... Ci si rende conto di quanto,
chiamiamola, l’economia, sia presente.
Distruzione - Costruzione, movimenti di capitali.

Avete presente la tecnologia…
Per studiare da cosa può scaturire e che effetti può avere un
fenomeno, si deve cercare di ricrearlo il più possibile simile
a come avviene. Quindi si possono studiare i segnali di
avvertimento che l’ambiente può dare prima che avvenga. Per
prevenire, deviare o alleviare il fenomeno. Fenomeno che può
essere naturale, come ad esempio il terremoto, l’esplosione o
smottamento di un vulcano o di una montagna.
In alcuni paesi come il Giappone e l’America, si studia sul
campo e in laboratorio come e cosa questi ambienti possano
provocare. Oltre alle prove, simulazioni con i calcolatori, pieni
di dati, si ricostruisce il “plastico”, cioè il modello di ambiente
in cui considerare il fenomeno, che deve essere il più possibile
veritiero, cioè essere in scala, e anche composto dagli stessi
materiali della realtà. Si generano poi i vari effetti di terremoti,
di smottamento del suolo, di eruzioni vulcaniche, di maremoti
o di altre catastrofi. Così da poterli studiare.
Uno degli esperimenti più divertenti è quando si simula un
maremoto. Questo perché oltre al terremoto sulla terra, nella
vasca contente acqua si incominciano a propinare le piccole
vibrazioni o anche piuttosto intense, che diventano onde.
Proprio queste innescano un gioco di frangiflutti e risacche
che va a stanziarsi sui terreni collocati nel plastico, inondando
parte delle terre emerse. Nelle favole il giorno dopo il villaggio
fa festa raccogliendo sul bagnasciuga un’enorme quantità
di pesce fresco riuscendo a metterne via addirittura per più
inverni, nella realtà dipende dalla densità della scossa che
si vuole sperimentare e dove essa avviene per immaginare
gli effetti devastanti che può avere. Ma ricostruita su di un
plastico è sempre divertente.
È bello il maremoto, quello causato da uno smottamento
del terreno o crollo di faglie. Si ricostruisce in modo molto
appropriato il tipo di fondale, anche il gioco delle faglie e
correnti, con piccole turbine subacquee. Poi si risale costruendo
i terreni emersi e si ricostruiscono con gli appositi materiali, i
villaggi, le case, ferrovie, dighe, aeroporti, centrali atomiche,
ecc. Poi quando tutto è pronto, si dà il via e, ad esempio, per
provare l’usura delle correnti marine, si irradia una faglia, cioè
una costa sottomarina, dove si sa che si potrebbero incontrare
problemi data la sua posizione o composizione, con delle
onde ultrasoniche, proprio come quelle della macchina del
pescivendolo. Così come sui gusci delle cozze sbriciolavano le
incrostazioni, queste fanno sbriciolare un mantello dei terreno
della faglia, che cade tirandosi dietro altro materiale creando
una frana subacquea.
Lo smottamento dipende ovviamente dal tipo di ultrasuono utilizzato
e dal tipo di strati di terreno e dalle caratteristiche
geofisiche. Comunque il più divertente è quando l’ultrasuono
subacqueo fa staccare dei grossi quantitativi di terreno.
Sott’acqua accade una specie di frana. Questo spostamento di
spazi genera uno spostamento dell’acqua che risale in superficie
insieme all’aria e porta in superficie un fermento istantaneo,
come un’ebollizione del mare, che fa diramare delle onde. Come
le onde del mare o dell’oceano, potentissime in proporzione,
che si diramano e che vanno a investire imbarcazioni e terre
emerse. Poi si ricostruisce un altro plastico.
Un altro modo per creare scene apocalittiche e plastici da
costruire e ricostruire è creare la situazione degenerante da
un’esplosione magmatica sotto il fondale marino. Essa in
natura può avvenire nello scontro sottomarino tra “zolle”.
Zattere su cui la terra galleggia.
Le terre emerse e i fondali marini poggiano sulla superficie di
una grossa palla di magma. Il magma si muove e genera sulla
sua superficie delle increspature. Esse scontrandosi generano
il movimento tra le superfici, i continenti. Le conseguenze di
questi movimenti sono sviluppi morfologici sia di superficie
che sottomarini a volte con effetti scenici.
Mentre si sta lì a vedere gli effetti della piccola esplosione fatta
causare nel sottosuolo, in un attimo delle faglie sottomarine
vengono scosse e franano; si formano delle spaccature nel
fondale, una bolla d’aria e di acqua scura risale spedita verso
l’alto ed esce dall’acqua della vasca di colpo con un suono
sordo. Generando una serie di onde che vanno a spandersi in
tutta la vasca. Onde alte e inondazioni simili a quelli con gli
ultrasuoni, ma questa volta ancora più potenti. Gli strumenti
registrano tutti i dati che poi vengono comparati con la realtà
per analizzali e cercare la prevenzione.
Probabilmente la carica di esplosivo era troppo alta oppure
era stata posizionata in una zona di terreno fragile o a una
sbagliata profondità ma la botta in superficie è arrivata
piuttosto forte. Cose del genere rapportate in natura possono
accadere solitamente per le esplosioni dei gas nel magma
sottostante.
Un signore disse: ma pensa con la tecnologia delle frese a
percussione che trapassano le montagne per fare i tunnel o
dei missili perforanti sperimentati per nella prima guerra del
golfo, quelli con la “trivella” sulla punta per bucare metri e
metri di terreno, anche di acciaio. E la bomba H. Si potrebbero
creare in natura fenomeni simili e non resterebbero neanche
le prove.
Se si usasse una bomba a fissione nucleare, si rilascerebbero
delle radiazioni mentre con una “atomica pulita”, cioè che
non rilascia radiazioni, i fenomeni di assorbimento degli
elementi dell’esplosine finirebbero per essere coerenti con
quelli dell’esplosione magmatica dei gas sottomarini.

Giocare ad appaltarci le aree dei lavori sul plastico o
scommettere su quali concatenazioni possa avere quella
simulazione nelle parti del mondo, non ha prezzo.
 
   
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