Gli eroi che vengono pagati fior di soldi e che fanno da pulisci
scarpe e da ciechi servi a chi decide di assumerli, perpetrando
(parola abusata, ma che rende i fatti… vuol dire portando
avanti, rendendo continuo, come in un circolo… vedi Tribù e
varie pag. 33-41) morte e distruzione, non sono eroi.
Accettando tutto, ignorando o facendo finta di ignorare tanto,
e chiudendo gli occhi per i soldi, sapendo che una volta tornati
dalle loro missioni, si potranno comperare la macchinina più
nuova e più bella, e sfilare davanti ai più ignoranti con le
loro medaglie, appuntategli per aver fatto, consapevolmente
o anche inconsapevolmente (e non cambia niente) da porta
scarpe ai “boss” di turno.
“Direttori dei lavori” che sono lì e spesso neanche sono lì, per
arricchirsi, apparire, tronfiarsi e far continuare l’odio, senza
voler risolvere niente se non un nuovo business per Loro e i
loro amici…
Più sei in alto più guadagni, ma anche scendendo la paga non
è affatto male, sui seimila euro, per timbrare dei fogli, o girare
armati su carri supercorazzati con attorno gli altri carri armati
o sopra elicotteri da combattimento e coperture varie.
Alcuni dicono che costruiscono pozzi e portano medicine.
Beh ci mancherebbe…
Per le medicine, bisognerebbe ascoltare quelli di medici senza
frontiere, per sapere che ci sono milioni di persone che non
vengono curate perché i farmaci e i loro principi attivi sono
registrati come prodotti dalle multinazionali farmaceutiche
(in accordo coi governi) e per ciò troppo costosi.
In realtà produrre medicinali altrettanto efficaci e a costo
quasi zero potrebbe e dovrebbe, essere cosa di tutti i giorni.
Ma le multinazionali farmaceutiche, quelle della guerra, chi
spinge l’odio, i politici e chi chiamano, eroe, stanno tutti sullo
stesso piano.
Effettivamente se ci pensate sono proprio questi che si
tutelano vicendevolmente, che formano un cerchio chiuso,
che si perpetuano, si aiutano e fuori dal loro cerchio tentano
di distruggere tutto. Sempre nella loro meschina e piccola
visione del mondo, della gente e pure delle loro vite.
A volte dicono che portano l’acqua, e solidarietà e aiuto (senza
distruggere le culture, si intende), ma provate voi a mettervi
volontario per scavare i pozzi in Africa.
Primo vi dovete pagare il viaggio, poi il vostro stipendio non
sarà di seimila euro, neanche di mille euro, sarà di zero euro, e
anzi dovete pagare tutto voi nella maggior parte dei casi.
Ma come vivo quando torno? Il pane costa, i vestiti, le tasse.
Quanti se lo farebbero un giretto di lavoro guadagnando il
giusto, non per essere eroi (beh, sicuramente più di quelli
di prima), ma per dare una mano, per fare il giusto. E forse
combattere un pochino contro le varie farmaceutiche, guerre,
odio, politici, eroi pagati dai politici, pagati dal sistema che
alimenta ed è alimentato dalle multinazionali (multi-nazionali,
multi-governi), dalle farmaceutiche, dalle guerre e varie.
Forse bisognerebbe studiare a scuola, bene bene, così ad
esempio, che ne so, anche la guerra del Vietnam… come è
cominCIAta e rendere noto, anche, cosa ne pensava anche
Muhammed Ali, o far vedere l’assassino Kennedy, con i filmati
originali, (per vedere come Lee Osvald lo ammazza, questa è
la versione ufficiale… data da ingoiare al mondo e portata
avanti dallo stesso presidente Clinton, nel 1997, anniversario
dell’uccisione, al quale il nostro Walter Veltroni, ex indiano
metropolitano, 30 anni fa stringe la mano. Tanto per fare
un, uno dei tanti, esempi). O analizzare la situazione della
prima guerra mondiale, per scoprire come essa sia scaturita
da una incredibile stasi di capitali e malcontenti generati dalla
“situazione down” a post della prima rivoluzione industriale.
Il primo esempio attuale di guerra dettata “dall’economia”
(anche qui la versione data in pasto è quella di un attentato a
un politico ecc, ecc. Che è indubbio che vi sia stato, orchestrato
ed eseguito… e qui le informazioni sicure si confondono).
Già ai tempi…
Ma dico… OH!!! OH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Interessante è sapere che J.F. Kennedy stava per ritirarsi dal
Vietnam, ma le multinazionali della guerra e chi ci guadagnava
direttamente e indirettamente oltre che economicamente,
con gli “eroi” e non (la politica, le balle che ci costruivano
da dar da bere all’opinione pubblica, per formargli le idee,
per farli schierare, per toglierli dalla logica di essere uomini e
riempirli di mille cazzate, gestirli, schierarli, e fare in modo di
guadagnare e di “perpetrare”), non erano tanto d’accordo.
E così via a muovere con la propaganda e le varie marionette.
Burattinai che muovono le marionette che formano la gente.
Era già triste nel ‘65, figurarsi oggi… e i sistemi di persuasione
sono più o meno gli stessi.
Solo che la gente, parte è anestetizzata, parte, quasi sempre
per quattro soldi, se li sono comprati, stanno dalla loro parte.

“I cubetti di porfido del ‘68 fanno da fermacarte nelle
multinazionali.”
(Autore a me sconosciuto)

Oggi se da una parte questo sistema di sinergie e connivenze
È al massimo splendore, è diventato anche molto sottile, ma
non perché acuto, più per l’ignoranza della gente. Ignoranza
coltivata, gestita, dal ‘65 o poco più indietro. Secondo dati da
quando hanno decriptato e portato avanti i sistemi di gestione
delle masse nazisti.

È sintomatico che in Italia durante il Giorno della Memoria,
giorno che hanno messo per ricordare l’epoca nazista e
fascista, come se ci fosse bisogno di ricordarlo… queste sono
cose che devono, non dovrebbero. Devono, stare sempre
dentro a ognuno, e anzi sono quasi la base di partenza, o per
lo meno un mattone fondamentale, per capire… questo è il
problema anche.
Ti fanno credere che si stia più accorti, che siano cose,
situazioni sepolte dal tempo, e invece… ma alcuni di noi
sanno guardarsi intorno… e capire.
Invece molti altri, i nuovi giovani, non sanno niente, non
studiano niente del ‘900, della storia del ‘900, dei personaggi,
del loro pensiero, dell’arte, della musica. E perché?
Perché potrebbero capire qualcosa…
Della seconda metà del ‘900 realmente poi nessuno sa niente…
e pare nemmeno gli insegnanti oramai…
Ma continuiamo. La cosa sottile è che durante la nostra bella
giornata della memoria, mentre un attore di teatro leggeva delle
cose con la voce rotta dal pianto (attore che ha interpretato
diversi ruoli, a volte partecipando a trasmissioni travestito da
un persona qualsiasi, portando avanti molto bene dei copioni
dei vari ruoli, insomma uno che sa recitare), e dopo che il
Presidente italiano Ciampi (quello che contava i soldi alla
Banca d’Italia) aveva parlato di libertà e democrazia, beh la
lettura “singhiozzante” dell’attore viene improvvisamente
interrotta, tagliata di netto, dalla pubblicità tv che parte subito
facendo vedere un bambino piccolo con la bella mamma che
preoccupandosi della salute del suo piccolo e alla luce del
progresso, lo nutre saggiamente con gli omogeneizzati.
Se non ne sapete niente, provate a sentire un qualsiasi
alimentarista (che non si siano comprati e che conosca il suo
lavoro…). Il divertente è che gli omogeneizzati in questione
sono oltretutto di una nota marca… Su questa, il premio
Nobel Dario Fo così si espresse: “Hanno compiuto una
strage infame dicendo che andavano a salvare l’umanità. Ma
sono andati solo per interesse di mercato” (riferendosi al loro
operato in Africa).
Caro Presidente Ciampi, Cari Tutti, non ci vuole solo il giorno
della memoria, ci vuole il giorno del presente.
 
   
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